Ancora in giugno, Microsoft annunciò che i produttori di computer avrebbero dovuto cominciare a muovere i primi passi per liberarsi di Windows XP. La data limite per procedere venne fissata per il 22 ottobre 2010, data che si sta avvicinando molto velocemente.
Non può essere quindi per noi una sorpresa il fatto che Dell, primo produttore mondiale di computer, abbia rilasciato ieri un comunicato in cui annuncia che dalla fine di questo mese Windows XP Home Edition e Professional non saranno più offerti come opzioni selezionabili all’acquisto di un computer Dell.
Il messaggio di Dell suggerisce due alternative per chi è ancora ostinato ad usare l’ormai arcaico Windows XP, presentato nel 2001: la prima possibilità è passare a Windows 7, che viene offerto con tutti i prodotti, o in alternativa utilizzare la modalità Virtual XP di Windows 7 Ultimate, che permette di far girare Windows XP all’interno di Seven.
Voi utilizzate ancora Windows XP? Perché? La parola a voi, nei commenti.
Era il 24 agosto 1995, e Microsoft stava presentando un sistema operativo che sarebbe entrato nella storia dell’informatica, come ricorda oggi Gizmodo con questa simpatica immagine.
Un sistema operativo che ebbe un successo planetario in pochissimo tempo, raggiungendo il 70% del mercato nel giro di due anni. Senza contare le numerose novità, tra cui il menù Start, oggi simbolo universale dei computer Windows.
In Windows 95 venne introdotto anche il browser Internet Explorer, nella sua versione 3, che pochi mesi dopo causò le ire dell’antitrust per aver monopolizzato il mercato dei browser.
Fu però un sistema operativo economico, che diede quindi la possibilità a molti di scoprire il mondo dell’informatica. Buon compleanno!
Color Browser è un semplice programmino in Adobe AIR che ci permette di avere a portata di mano tutte le nostre palette di colori: sicuramente utilissimo per tutti coloro che hanno a che fare quotidianamente con lavori di grafica, webmasters inclusi.
E’ disponibile gratis dalla pagina ufficiale dell’applicazione. Funziona su Windows, Mac e Linux: AIR è una runtime multipiattaforma. Se non lo avete ancora già fatto, ricordatevi di installare Adobe AIR prima di installare il programma!
]]>Molti di voi che hanno acquistato un netbook, come l’Acer Aspire One o l’ASUS Eee PC si saranno sicuramente accorti di una cosa. Windows 7 Starter, la versione di Windows inclusa nei netbook, possiede numerose limitazioni, per invitarci ad aggiornare ad una versione successiva di Seven.
Una di queste è l’impossibilità di cambiare lo sfondo del desktop. Una limitazione a mio parere semplicemente ridicola, dato che lo sfondo del desktop potevo cambiarlo pure con Windows 3.1!
Come fare? Non dobbiamo per sempre rimanere con quel triste logo di Windows grigio, vediamo come sostituirlo con qualcos’altro di nostra preferenza.
E’ molto semplice. E’ sufficiente scaricare ed eseguire questo leggero programmino, chiamato Starter Wallpaper Changer, che non necessita di installazione. Una volta aperto, sarà sufficiente selezionare un file di immagine da usare come sfondo del desktop (ricordate che la maggioranza dei netbook ha una risoluzione di 1024×600, quindi per buoni risultati conviene usare questo rapporto).
In alternativa, installate una distribuzione Linux come Ubuntu Netbook Remix. Funzionerà sicuramente meglio, specialmente su hardware poco potente come quello dei netbook, e potrete anche cambiarci lo sfondo.
Su molti siti torrent potete infatti già trovare il file .dmg che contiene la beta 2 della nuova versione di Office, che sbarcherà sul mercato verso la fine di quest’anno.
Il pacchetto, benché in uno stato ancora embrionale (in molte applicazioni, tanto per dire, si fa riferimento a Office 2008 invece di 2011), ci è parso nell’uso molto stabile, e gli unici problemi sono saltati fuori provando ad usare il nuovo arrivato Outlook, che non è semplicemente una trasformazione del vecchio ed obsoleto Entourage, ma una vera e propria riscrittura di tutto il programma. Siamo comunque sicuri che Microsoft saprà mettersi al lavoro e presentare un prodotto stabile ed adatto all’uso di tutti i giorni. (e ci mancherebbe!)
Microsoft Word 2011 tenta di riavvicinarsi alla versione Windows del programma da cui si era sempre allontanando. L’interfaccia è finalmente basata in ogni angolo sullo stile “Ribbon” introdotto con Office 2007 per Windows.
Molto interessante è la schermata iniziale, che ci propone subito tutti i template che possiamo impiegare nella creazione di un documento. Una funzione molto in stile Pages, infatti si tratta di qualcosa presente nel word processor di Apple sin dalla prima versione.
Sicuramente da segnalare è l’eliminazione della finestra Toolbox. Era infatti ridicolo che per cambiare il carattere o la sua dimensione fosse necessario utilizzare una finestra situata separatamente o in parte a Word. Con questa mossa Word per Mac diventa più simile alla versione per Windows, rendendone anche più facile l’uso e la facilità di apprendimento per coloro che vengono da altri sistemi ed utilizzano per la prima volta un Mac.
Presenti nuovi stili e template grafici, nonché i grafici SmartArt, comodi per rappresentare concetti e informazioni.
Novità principalmente sotto il cofano per Excel 2011. La riscrittura in Cocoa del programma dona vitalità e velocità all’applicazione.
Come in Word è presente l’interfaccia Ribbon, che fa un gran bel effetto con tutte le opzioni presenti.
Una grande novità sono le macro, finalmente arrivate su Mac, che si potranno scrivere in VBA, proprio come su Windows.
Senza contare poi le nuove formule aggiunte in Office 2010, presenti anche nel nuovo equivalente per Mac.
PowerPoint 2011 è sicuramente il miglior programma di presentazioni mai visto, sia su Windows che su Mac. L’insieme di nuove funzionalità offerte è davvero fantastico, unito all’interfaccia Ribbon che rende più veloce usare l’applicativo. Sono finalmente arrivate le macro, che faciliteranno molti compiti agli utenti più avanzati, senza dimenticare nuovi temi grafici esclusivi della versione Mac per rendere più accattivanti e professionali le nostre presentazioni, in aggiunta a nuove transizioni tra diapositive in 3D, copiate senza pudore da Keynote di Apple.
Pure in PowerPoint potremo usare SmartArt, che si rivelerà utilissimo in alcune diapositive dove dobbiamo snocciolare molti dati con una relativa facilità.
Outlook 2011 è sicuramente il software più atteso su Mac da molto, molto tempo. Outlook, come il suo equivalente Windows, è un programma PIM, cioè Personal Information Manager. Come queste parole suggeriscono, Outlook mette ordine nella nostra organizzazione, come una buona segretaria, combinando e-mail, calendario, attività, note e rubrica. Un compagno di avventure per moltissime persone, che ormai non ne possono più fare a meno. Un grande problema di Mac OS X è proprio la mancanza di questo genere di applicazioni.
Gli utenti Mac fino ad oggi dovevano utilizzare Mail per la posta elettronica, iCal per il calendario, Rubrica Indirizzi per la rubrica: insomma, una grande perdita di tempo. Con un unico programma si velocizzano le procedure e si aumenta la nostra produttività.
Outlook 2011 ha però ancora bisogno di qualche messa a punto. Innanzitutto riguardo la stabilità del programma, che solo nel corso di una serata è andato in crash numerose volte. E soprattutto, noi auspichiamo anche un’integrazione con MobileMe o Google Sync. Sono sempre più le persone che possiedono per esempio due computer ed un cellulare connesso ad Internet, e sarebbe molto bello poter sincronizzare posta, calendario e rubrica tra i tre dispositivi. E’ presente in Outlook il supporto ad Exchange, ma ben pochi di noi possiedono un server Exchange in casa!
Che dire? Office 2011 ci ha fatto una buona impressione. E’ il segno chiaro del riavvicinamento tra le versioni Mac e Windows del pacchetto di programmi. La riscrittura in Cocoa del programma, utilizzando framework condivisi di Apple ha permesso che le applicazioni fossero più reattive nell’uso. L’interfaccia Ribbon, presente in tutti i programmi, semplifica l’utilizzo anche delle funzioni più avanzate.
Da migliorare poche cose. Prima di tutto la sincronizzazione con l’ecosistema cloud, sempre più diffuso. E poi il più grande problema. Perché gli utenti Windows nel loro pacchetto Office hanno una decina di applicazioni, come Access, Visio, Publisher, OneNote, Project o InfoPath mentre noi abbiamo solo Word, Excel, PowerPoint e da oggi Outlook? Fa forse parte di una politica di Microsoft? O è troppo costoso riscrivere per Mac tutte queste applicazioni?
Ad ogni modo, alla sua uscita, consigliamo di provare Office 2011. E’ certamente un buon prodotto