Era da tempo che si aspettava questo annuncio e finalmente è arrivato.
Sono disponibili da ieri sera i DNS di Google. Google Public DNS, questo il nome del servizio, offrirà il servizio a tutti gli utenti Internet.
In maniera simile al celeberrimo OpenDNS, anche Google annunchia che l’uso dei suoi DNS andrà a velocizzare notevolmente la navigazione in Internet, rendendo più rapido il processore di ricerca degli indirizzi IP dei siti grazie all’incredibile potenza dei datacenter di Google che, come vi ricordiamo, sono situati in tutto i mondo, Italia inclusa (OpenDNS per esempio ha un server europeo solo a Londra).
Singolare e molto semplice l’indirizzo scelto per il server primario e secondario: 8.8.8.8 per il primo e 8.8.4.4 per il secondo. Qualcuno già grida ai problemi per la privacy, in quanto verrebbe inviato ogni indirizzo che visitiamo ai server di Google. Io sinceramente penso che Google sia in buona fede, se facesse una cosa del genere qualcuno si arrabbierebbe e gli costerebbe molti soldini
Lo screenshot che vi presentiamo è inequivocabile. Dopo oltre 11 anni con la stessa interfaccia grafica, finalmente sembra che Google abbia voglia di cambiare.
C’era bisogno di un restyling semplice ma moderno e frizzante per i risultati di ricerca di Google, ed è proprio questo che oggi Google ha presentato.
La nuova interfaccia presenta sempre gli stessi risultati di ricerca, ci mancherebbe, ma in una maniera più efficiente. Innanzitutto vengono portate alla luce le varie opzioni di ricerca, che possiamo trovare nella barra laterale sinistra. Molto interessante è l’aggiunta delle “ricerche correlate”. Gli esperti SEO potranno cominciare a divertirsi alla ricerca della “long tail” più fruttosa in termini di traffico.
Troviamo anche un selettore temporale che ci permette di stabilire in che arco di tempo cercare, un comando che si rivelerà molto utile quando andremo a cercare documenti passati o quando avremo bisogno di sapere il risultato dell’incontro di calcio appena concluso.
Questa nuova interfaccia di Google sarà gradualmente disponibile in una specie di fase beta per tutti gli utenti, fino a renderla pubblica ed accessibile a tutti entro la fine del 2010.
via Mashable.com
]]>Bing diventerà così tra qualche giorno?
Microsoft e Yahoo hanno annunciato di aver sottoscritto un accordo decennale tra loro con l’obbiettivo di realizzare un motore di ricerca concorrente a Google.
Microsoft aveva già offerto 47 miliardi di dollari per l’acquisto di Yahoo, ma tutte le offerte vennero rifiutate dall’azienda di Sunnyvale. Ora, con questo accordo, le due parti manterranno la loro indipendenza ma lavoreranno fianco a fianco nella costruzione di un rivale per Big G.
Il pazzo Steve Ballmer, CEO di Microsoft ha commentato così l’operazione:
]]>Grazie a questo accordo con Yahoo realizzeremo maggior innovazione nel campo della ricerca web, più valore per gli inserzionisti ed una reale scelta per il consumatore in un mercato al momento dominato da una sola azienda.
Big G ha da poco annunciato sul suo blog ufficiale il lancio di un sistema operativo chiamato Google Chrome OS. Questo OS Open Source che potrà girare su architetture x86 e ARM, con un kernel basato su Linux, sarà ottimizzato per il Web, aumentando sempre più la convergenza inziata con Gears tra servizi web ed il desktop.
Google Chrome OS sbarcherà inizialmente sui netbook, poi sui normali PC, e non interferirà con Android, dato che OS sarà un vero e proprio sistema operativo, al contrario di Andorid che è pensato per dispositivi minori, come i cellulari.
Vi terremo aggiornati.
Siete stanchi del monopolio di Google? Io personalmente con Google mi trovo molto bene, ma ogni tanto è bello provare delle alternative.
Oggi vi voglio parlare di Cuil, che sarebbe un motore di ricerca alternativo a Google. Funziona piuttosto bene, tuttavia molti siti non sono inclusi.
Il bello di Cuil è la sua interfaccia utente, molto bella ed innovativa, che vi presenta i risultati in una tabella in tre colonne, dove trovate persino un’immagine presa dalla pagina abbinata al risultato della ricerca.
Ve lo consiglio se volete provare qualcosa di nuovo. Unico problema: i risultati di ricerca non sono ottimizzati per la lingua italiana e di conseguenza spesso gli algoritmi vi portano a risultati completamente diversi da quelli che vi sareste aspettati.
AGGIORNAMENTO: il 17 settembre 2010 Cuil ha chiuso i battenti.
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